Il percorso di AMD per l’interculturalità

La comprensione dei bisogni attraverso la condivisione delle differenze

Firenze, 27-28 marzo 2020

STARHOTELS Michelangelo
Viale Fratelli Rosselli, 2

PROGRAMMA PRELIMINARE

VENERDÌ 27 MARZO 2020

13.00 Registrazione partecipanti e welcome lunch
14.00 Apertura del congresso e saluti istituzionali
Presidente Nazionale AMD
Presidente Nazionale uscente AMD
Presidente Eletto AMD
Presidente Regione Toscana AMD
Coordinatore Gruppo Interculturalità AMD
14.30 – 16.00 I Sessione – Lo Stato dell’Arte
Moderatori: Antonino Lo Presti – Domenico Mannino
14.30 I Lettura: Strategie del Ministero della Salute per la prevenzione delle malattie croniche (Valeria Mastrilli, Ministero della Salute)
15.00 Gravidanza ed etnia (Simonetta Lombardi)
15.20 Terapia ipoglicemizzante ed etnia (Margherita Occhipinti)
15.40 Discussione
16.00 Pausa
16.30 – 19.30 II Sessione – Scoprire un mondo “diverso”
Moderatori: Mariella Garofalo – Mariella Calabrese – Simonetta Lombardi
16.30 Focus Group: Etnie differenti, comportamenti differenti: alimentazione, terapia farmacologica e non, autocontrollo, attività fisica
19.00 Discussione

SABATO 28 MARZO 2020

08.45 – 10.45 III Sessione – Ieri e oggi (I parte)
Moderatori: Mariella Calabrese – Natalia Visalli
08.45 II lettura: I movimenti migratori nella storia (Giampiero Nigro)
09.30 Comunicazione efficace: tra operatori e tra operatori ed utenti (I parte) (Renato Giordano)
10.45 Pausa
11.00 – 12.15 IV Sessione – Ieri e oggi (II parte)
Moderatori: Mariella Calabrese – Natalia Visalli
11.00 Comunicazione efficace: tra operatori e tra operatori ed utenti (II parte) (Renato Giordano)
12.15 –13.30 V Sessione – Tra la consapevolezza e l’inconsapevolezza
Moderatori: Margherita Occhipinti – Antonino Lo Presti
12.15 Cultura e cibo: Asia-Nord Africa-India (Antonio Caretto)
12.30 Cultura e cibo: il resto del mondo (Giuseppe Marelli)
12.15 Alimentazione e psiche (Natalia Visalli)
13.00 Discussione
13.30 Conclusioni e questionario ECM

RAZIONALE SCIENTIFICO

Nel nostro Paese, nell’ultimo decennio, il trend dell’immigrazione è cresciuto ed è tuttora in crescita (8,3% della popolazione residente), con alta differenziazione di etnie: Rumeni 22,9%, seguita dalla popolazione Albanese 9,3%, Marocchina 8,7% e Cinese 5,4%. Le problematiche che presentano le varie popolazioni sono complesse e connesse alla diversità di modelli culturali, anche e soprattutto relativamente ai concetti di salute, malattia, maternità etc. molto diversi tra loro e, in molti casi, lontani da quelli presenti nella nostra cultura.

Per quanto riguarda il diabete, alcune di queste etnie presentano una prevalenza della patologia anche raddoppiata rispetto alla popolazione italiana. Affinché il paziente diabetico straniero, soprattutto come persona, sia al “centro” del percorso terapeutico ed educazionale, vanno sempre più considerate le differenze culturali, di stile di vita, religiose ed economiche che lo rappresentano.

Giornalmente negli ambulatori di diabetologia vengono visitate persone delle più disparate origini etniche, senza che si faccia differenza di cultura, tradizioni e religione. Queste differenze etniche determinano differenze sostanziali riguardo alla scelta dei farmaci ed alla risposta agli stessi, al tipo di alimentazione ed alla variabilità glicemica determinata dai differenti alimenti durante la gravidanza o durante alcune situazioni particolari quali il Ramadan, stile di vita differenti con maggiore o minore propensione all’attività motoria.

Considerato che la diversità culturale va pensata come risorsa positiva per i complessi processi di crescita della società e delle persone, sarebbe utile promuovere una “educazione alla interculturalità” che potrebbe delinearsi come una specie di promozione verso i difficili processi di crescita della società e delle persone, passando attraverso l’accettazione ed il rispetto del “diverso” e transitando prima di tutto verso il riconoscimento della sua identità culturale nella ricerca continuativa di dialogo, comprensione, collaborazione in una prospettiva di reciproco arricchimento.

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